baldo garda valdadige
Come and discover a wonderful territory
Hills, mountains, lakes, rivers, the Baldo Garda Valdadige area offers outdoor activities for all tastes. Routes suitable for families, teenagers and sportsmen. Canyoning, trekking, walking, sailing, cycling.
Ready to enjoy the fun?
Canyoning
Aree Pic Nic
Ponte Tibetano
Trekking per bambini
Monumenti storici
Percorsi cicloturistici
routes in the area
Sporting activity
for all tastes
More than 50 trekking routes suitable for everyone, over 200 km of cycle paths, canyoning, sailing and paragliding.
In Baldo Garda Valdadige gives space to every sporting spirit!
- All activities
- Also suitable for the disabled3
- Also suitable for children
- Also suitable for bikes
- Caprino Veronese16
- Ferrara di Monte Baldo
- Rivoli Veronese5
- 24
The path of the monks
To be seen
An association, such as the present one, which boasts the expression pro loco, already in the header explicitly declares, without reservations, that it intends to operate exclusively for the benefit of the local community of Caprino Veronese: alien to ulterior motives, private interests. pro loco, già nell’intestazione dichiara in modo esplicito, senza riserve, di intendere operare esclusivamente a beneficio della locale comunità di Caprino Veronese: aliena da secondi fini, da interessi privati. Espressione comune di un associazionismo vitale che, nelle varie connotazioni, caratterizza le nostre generose popolazioni, si identifica, però, per l’attenzione, in particolare, riservata alla valorizzazione, alla promozione del territorio caprinese nei suoi aspetti paesaggistici, ambientali, storico-artistici. Così la Pro Loco si fa attiva protagonista di innumerevoli iniziative indirizzate alla conservazione e alla valorizzazione di un patrimonio che si vuole anche condividere e fra queste si pone il progetto “ I cammini della Corona”.WAY OF THE MONKS
From the Hermitage of San Giorgio to the Sanctuary of the Madonna della Corona
Presentation
Il progetto “I cammini della Corona” nasce dalla dichiarazione del Ministero dei Beni Culturali e Turismo che ha proclamato il 2019 come “Anno nazionale del turismo lento”. Il turismo lento è un turismo di nicchia che si propone quale alternativa al turismo “tutto e subito” o “mordi e fuggi” perché presuppone il camminare con ritmi che consentono di guardarsi intorno, concedendosi il tempo di osservare, di assaporare, di ammirare e di vivere l’esperienza di un luogo “ascoltandone” le storie. La ricchezza storica, culturale, religiosa ed anche enogastronomica del nostro territorio può in tal modo essere messa a disposizione di chi intende vivere un’esperienza “intima” (anche se non necessariamente solo) e crede che il camminare a “passo lento” sia una filosofia in cui le gambe sono sì il veicolo ma è la persona intera che entra in gioco; il cammino stesso ci procura un senso di libertà che è anche un guardare (non solo un vedere distrattamente e velocemente), uno scoprire un territorio, un rendersi conto di quello che è o è stato, un relazionarsi con le persone e le “cose” che si incontrano e si scoprono. Il progetto “I cammini della Corona” è impostato appunto sul paradigma del “camminare lento” ed è imperniato su due caposaldi del nostro territorio: l’Eremo camaldolese di Bardolino ed il Sanctuary of the Madonna della Corona. Abbiamo pensato quindi a vari itinerari che, partendo da direzioni diverse (l’alto lago di Garda, il baso lago, le colline di Rivoli, Ferrara di monte Baldo), arrivino a questi due punti nevralgici del territorio con una serie di varianti che spesso, intersecandosi tra loro, permettono al viandante di scegliere il proprio “cammino”. Oltre agli splendidi paesaggi naturali, che lo accompagnano, il “camminatore” entra in relazione con un patrimonio storico, artistico, spirituale, dato dalle numerose chiesette medioevali, dai capitelli, dalle croci votive, ma anche dai palazzi, dalle ville, dai monumenti, dalle fontane e dai lavatoi: da tutto ciò che i nostri antenati hanno costruito e ci hanno lasciato in eredità perché, appunto, ne potessimo “godere” con coscienza e responsabilità. Nei più o meno lunghi percorsi, infine, non possono mancare dei momenti di sosta e luoghi, che abbiamo debitamente provveduto ad individuare e a segnalare, dove sostare e riposare; rifocillarsi, gustando i prodotti tipici, per “assaporare” il nostro splendido territorio, e, magari, trascorrere anche la notte. Walter Pericolosi Preface Quello cosiddetto religioso è a tutt’oggi il turismo più diffuso che muove su tutta la Terra masse di fedeli di ogni confessione. Si tratta di un fenomeno generale, trasversale che non riguarda soltanto l’universo cristiano, in particolare cattolico, e trova le sue motivazioni, ben oltre l’aspetto prettamente turistico del viaggiare, del visitare-conoscere, in una necessità, dall’uomo sempre avvertita, di un soccorso soprannaturale nei pericoli, nelle calamità che il semplice fatto di esistere comporta; di un conforto ai mali, alle sofferenze dell’anima e del corpo. Così fin dalle origini del Cristianesimo, magari anche sollecitato dalle narrazioni agiografiche, si assistette ad un flusso di devoti che si mettevano in viaggio per recarsi sui luoghi dove si conservavano le sacre reliquie o le spoglie tumulate dei santi. A Verona, per restare in un ambito a noi prossimo, fin dagli inizi del V secolo il vescovo Petronio scriveva di come al sepolcro di Zeno, il santo patrono della città, convenisse una folla di devoti, di afflitti nel corpo o nell’anima a implorarne l’ausilio e di come egli provvedesse prodigiosamente a guarire gli infermi, a mondare gli animi dal peccato, restituendo la gioia della purezza. Ovviamente fin d’allora non poteva essere ignorato, aspetto di certo profano ma di sostanza, l’opportunità di profitto che tali flussi di devoti comportava. Ricorderò, dicendo di una santa pure a noi vicina, l’Adelaide prigioniera sulla rocca di Garda, che, una volta accoltene le spoglie mortali, i monaci del monastero dei Santi Pietro e Paolo, a Seltz in Alsazia, provvidero prontamente a redigere un Liber miraculorom, dove si narrava dei miracoli dalla santa compiuti: un testo proprio ad uso dei pellegrini, ad incentivarne la devozione, le visite e… le donazioni. In tempi meno lontani è nota a tutti la diffusione del culto per la Vergine ed il proliferare di venerati santuari, quali, sempre in un ambito locale, quelli della Madonna della Corona a Spiazzi, della Madonna del Frassino a Peschiera, della Beata Vergine del Soccorso a Marciaga. In questi convenivano non solo singoli devoti, ma persino intere comunità, come si sa della gente di Bardolino che nel 1665 si era recata processionalmente al santuario della Corona ad invocare la pioggia. Ottenuta la grazia, un celebre quadro venne fatto dipingere per ex voto a tramandarne la memoria. E mantenere il voto era un adempimento così grave che nemmeno la morte poteva sciogliere. Così in testamenti del Quattro-Cinquecento non sono infrequenti disposizioni da parte dei testatori a che i propri eredi siano tenuti, personalmente o tramite dei sostituti, a soddisfare il voto di un pellegrinaggio al santuario della Madonna di Loreto, alla basilica di Sant’Antonio di Padova, ma pure alla chiesa della Madonna della Corona che in vita non avevano potuto mantenere. E oggi, nonostante il distacco dai valori dello spirito, ci tenta ancora il farci pellegrini e cercare consolazione ai nostri giorni, quando questi ci assalgono cupi e minacciosi. Giuliano SalaThe sanctuary of the Madonna della Corona
The popular legend In una notte di giugno del 1522 alcuni abitanti del Baldo notarono degli intensi bagliori luminosi provenire dalle rocce attorno alla Corona, un luogo inabitato, molto impervio e praticamente irraggiungibile. Questi, stupiti ed incuriositi da quella luce, si protesero, affacciandosi, sulle alture rocciose sottostanti, e udirono provenire dal basso una dolce melodia. Così, anche più meravigliati, avvertirono la necessità di accertarsi di quanto accadeva e di “svelare” quel mistero! Non c’erano allora sentieri percorribili, le pareti rocciose erano inaccessibili: l’unico modo per raggiungere il luogo, da dove provenivano la luce e la delicata melodia, era quello di farsi calare in basso attraverso corde annodate. Ed ecco, messo in atto lo stratagemma, la sorpresa: una statua della Madonna, con il Cristo morto sulle ginocchia, che emanava una “strana” luce. Dopo attimi di smarrimento, scioltisi nella preghiera, decisero di issare in alto la bella statua, perché tutti la potessero ammirare e la collocarono quindi in una piccola cappella alla quale accorsero subito numerosi fedeli. Ma l’indomani la statua era “sparita”: tutti la cercarono, ma nessuno riusciva a trovarla, finché decisero di calarsi ancora da quelle rocce e… la ritrovarono miracolosamente nel luogo del giorno precedente. La riportarono così nella cappellina e ancora, durante la notte, la statua “ritornò” tra le rocce. I devoti abitanti compresero allora che quella era la volontà della Madonna e quindi, proprio dove era apparsa, costruirono un’edicola in muratura ove riporre la statua. La voce naturalmente si diffuse e tra i vari pellegrini che vi accorsero ci furono anche alcuni cavalieri Gerosolimitani i quali riconobbero in essa la statua della Madonna scomparsa d’improvviso da Rodi nel 1522, quando l’isola era caduta in mano ai Turchi: gli angeli l’avrebbero trasportata tra le rupi del Baldo. Walter Pericolosi Historical-artistic notes on religious buildings and places of spirituality along "The path of the monks"
Hermitage of San Giorgio di Bardolino
La Congregazione camaldolese di Monte Corona, a seguito di donazioni, avviò sul monte San Giorgio di Bardolino la fondazione di un eremo che, ultimato nel 1665, venne nel 1672 eretto in priorato. Soppresso nel 1810 in causa delle disposizioni napoleoniche sugli ordini monastici, il complesso dell’eremo fu acquistato dal conte Danese Burri che fece abbattere le cellette di mezzo, mentre le laterali furono adibite ad abitazione dei contadini, impiegati nella lavorazione dei terreni messi a coltura. Nel 1885 la Congregazione lo riacquistò dagli eredi insieme a tutto il monte San Giorgio e vi inviò nuovamente dei monaci. Questi, tranne che per una breve parentesi fra gli anni 1962-1972, vi rimasero fino a quando nel 1993 a loro subentrarono i monaci camaldolesi di Toscana ai quali l’eremo era stato concesso in comodato dal vescovo di Verona. La chiesa monacale, costruita in stile moderatamente barocco sulle rovine di un antico oratorio, è a un’unica navata con sacrestia e tre cappelle laterali; pregevole il coro con 24 stalli in noce ad accogliere i frati nella recita dell’Ufficio Divino giornaliero. Fra i dipinti, che ornano gli altari, ricordiamo le pale con le raffigurazioni di San Giorgio e il drago, di autore ignoto e in passato erroneamente attribuita a Giovanni Tedeschi, di San Romualdo, opera di Palma il Giovane, e della Vergine fra sant’Anna e san Gioacchino di Francesco Paglia. Costermano German military cemetery Sul colle Le Guardie, in località Baesse di Costermano, si stende in uno scenario di verde punteggiato d’erica il Cimitero ossario realizzato fra gli anni 1956-1967. Qui furono raccolte le salme di oltre 22.000 soldati tedeschi, caduti negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, tratte da cimiteri militari e occasionali luoghi di sepoltura dell’Italia settentrionale. I filari ordinati delle lapidi ne segnano le sepolture in un monito contro la guerra e anelito di pace. Recentemente il comune di Costermano sul Garda ha avviato il progetto per la realizzazione di un parco contiguo, significativamente denominato Parco dell’amicizia dei popoli. Oratory of San Rocco di Pesina The oratory of San Rocco, which overlooks the south side of the road that leads from Costermano to Pesina, has been documented since at least 1523 with the function of welcoming local people to the celebration of mass, especially farmers in the summer. Over time it underwent various renovations up to its present appearance with a neoclassical façade, a single hall, equipped with two side chapels, and a quadrangular apse, where the seventeenth-century altarpiece by Giovanni Ceschini is kept with the depiction of the titular saint; an elegant raised choir leans against the counter-façade. On the outside of the east wall rises the quadrangular bell tower, surmounted by an octagonal drum and a pyramidal brick cusp, with on the top a very ruined statuette that would have depicted San Rocco.- 879 meters
- 20,5 km
C1 – Pesina/Boi/Piozze/Castello/Pesina
To be seen
Public Pesina’s washhouse
Proceed to ancient Salgar hamlet, composed with buildings dated back to 1300, probably the oldest in the nearby. Now go to Via Salgare and then to Via Loppie; 100 mt on your right, you will find a waterhole called “Fontanel”.fontanelProcediamo verso l'antico borgo Salgar, composto da edifici risalenti al 1300, probabilmente i più antichi dei dintorni. Andate ora in Via Salgare e poi in Via Loppie; Dopo 100 mt sulla vostra destra troverete una pozza d'acqua chiamata “Fontanel”.fontanel” con annesso un abbeveratoio per animali:Fontanel
Now turn left following the path flanking communal valley until crossing Via Loppie again. Turn right and after 300 metres you will be in Malaspina’s Court; turn left and you reach the Madonna della Mercede’s church; nearby there is Boi washhouse-fountain. fontana-lavatoio di Boi:Washhouse-fountain di Boi
Si prosegue su via Porton, costeggiando un antico pozzo proprio di fronte il vecchio “Comun de Boi”. Si riattraversa la via principale Pesina-Caprino, fiancheggiando la carreggiata per circa 200 metri. A questo punto si sale, a sinistra, sulla strada delle “Fornase”, sulla destra si nota il lavatoio della contrada:Contrada’s washhouse
Walk up and you will reach contrada Piozze, and an ancient cross, commissioned by Chignola’s family in 1839. Leaving Piozze there is the hamlet’s fountain-washhouse. fontana-lavatoio di Piozze:Piozze fountain-washhouse
Continue west and, turning right, you arrive at Casetta and then the localities of Le Tane and Moschetta. From here you go down towards the only road that flanks, to the north, the park of Villa Negrelli and, once you reach the crossroads, keep left, skirting the locality of Castel, an ancient prehistoric castle; you arrive at the cemetery which incorporates the remains of the primitive parish church of Pesina present since 1460, dedicated to Santa Cecilia. You go down the road lined with cypress trees and arrive at the starting point.- 365 metri
- 140 metri
- 5,8 km
C2 – Caprino/Rubiana/Gaon/Caiar
To be seen
Rubiana di Sotto washhouse
Si prosegue sino ad incontrare via San Lorenzo, si svolta a destra e poi, prima del bivio, sul sentiero a destra fino a ritrovare l’abitato. Una breve rampa, superata la strada, porta nella piazzetta su cui si affaccia la chiesa di S. Eurosia su cui è posta una lapide che ricorda i rastrellamenti nazifascisti del 28 gennaio 1945. Quindi si scende fino ad incontrare la stradina che da Rubiana porta a Gaon, che si raggiunge (prendendo a sinistra) in una decina di minuti circondati da viti ed alberi da frutto. Giunti a Gaon si prende a sinistra in leggera salita e si raggiunge in pochi metri il bel lavatoio vicino a casa Zeni, per poi, ritornando sui propri passi, in breve giungere alla fontana-lavatoio di Gaon:Washhouse Gaon di Sopra
Fountain-washhouse of Gaon di Sotto
Una breve deviazione ci porta nel centro della frazione alla chiesa di S. Rocco:Church of S. Rocco
deserve to be visited. Downhill until Casette, go on and on the right side you can admire another fountain, the remains of a mill, the house where Enrico Fermi (Physicist, Rome Sept. 29th 1901, Chicago Nov. 28th 1954) stayed in 1925. In a few minutes you are in Caiar, where you can admire a sundial, a fresco and a Pink Fountain (1827). bella fontana racchiusa all’interno di mura quadrate. Continue walking and you will arrive at Cometti which used to be a marble factory then, after about 500 metres turn right and you will arive at the starting point. Villa Carlotti.- 392 metri
- 135 metri
- 6,3 km
C3 – Platano/Pazzon/Tasso/Porcino/Lubiara
To be seen
Wash-house of Villa Nichesola, Mill of Val Secca, Wash-house of Porcino and Lubiara, Valle del Tasso and “Gorgo” del Tasso. The waterways retraces ancient paths where we find fountains, wash houses, mills that testify to the ingenuity of man and his way of organizing the territory and its resources. Departure in Platano where it is possible to visit Villa Nichesola (open on weekdays), and the wash house located in the garden, at the exit of the watercourse of the villa’s pond. lWashhouse collocato nel giardino all’uscita del corso d’acqua del laghetto della villa.LWashhouse
Si sale alla frazione di S. Martino con l’omonima chiesa-oratorio del XIII secolo, casa dell’Abate e lavatoio. La strada prosegue verso nord con a sinistra lo stabile Bertoldi e figli, che un tempo era un mulino, e a destra un piccolo lavatoio. Si prosegue fino alla provinciale per Spiazzi e girando a destra si giunge ad uno dei mulini di Val Secca, con funzione di segheria per legname, con ruota e canaletta in pietra ripristinati e funzionanti:Mulini di Val Secca
Proseguendo verso Spiazzi si arriva a Villa Cariola, più avanti sulla sinistra si vede la sorgente Fontana e Capitello detta Mascheron. Si prosegue fino a Pazzon con la fontana, scavata in unico blocco di marmo rosso Verona. A destra della fontana si prende il sentiero per la Val del Tasso, dove si incontra un pregevole lavatoio, quindi si prosegue fino alla valle con il “Gorgo”, una cascata naturale del torrente:Val del Tasso
Si prosegue verso la località Porcino, famosa nel secolo scorso per la fabbrica dei “copi”, coppi di Porcino; ancora oggi sono visibili le fornaci. In questa contrada vi è la fontana-lavatoio in marmo rosso Verona:Washhouse-fountain in marmo rosso Verona
Si sale alla frazione di Cimaino e da qui, con un bel panorama sulla vallata di Caprino e sul Monte Baldo, si arriva in località Ori di Sopra, si prende la strada per le cave di marmo e si sale per 200 mt, per poi scendere a destra verso Località Gamberon. Qui girando a sinistra si arriva a Lubiara, tenendo la strada per Caprino, si incontra prima la bella fontana, e più avanti il lavatoio: Arrived at Villa Colpani-Becherle-Sandri, turn left and go down to a small capital, continuing to the right you come to another capital. Returning up the steps to the capital, you can go up to the courtyard of the Sometti complex and visit the wash houses. Turning right you arrive at the Villa dei Camini (Mountain), at the Platano dei 100 Bersaglieri and passing the bridge you return to the parking lot in front of Villa Nichesola’.- 439 metri
- 157 metri
- 10,4 km
C4 – Caprino/Gaon/Vilmezzano/Caiar
To be seen
Gaon di Sotto wash house
Si gira a destra e ci si trova nella piazzetta con la chiesa di San Rocco, protettore contro la peste: statua di San Rocco all’ingresso, all’interno una volta a carena ed un presbiterio con marmi policroni e diverse statue di santi.Church di San Rocco
We return and take the small road to the left of the fountain and then immediately right to reach the other fountain-washhouse of Gaon di Sopra: Going up, you arrive at a wayside Shrine with the Madonna della Pietà: above the painting there are two angels with crown and under a pedestal with the cross of the Knights of Malta. croce dei Cavalieri di Malta:Cross of the Knights of Malta
La stradina ci conduce, passate le “terre rosse”, sentiero pianeggiante nel bosco, alla piazzetta di Vilmezzano. Qui vi è la “Chiesa del Carmelo“: una costruzione del ’400 dedicata alla Beata Vergine del Carmine, all’interno un’unica navata con pavimento in cotto, tetto a capriata, una acquasantiera in marmo rosso di Verona; lungo le pareti decorazioni floreali con medaglioni, una piccola cappella interna ed alcune pale molto interessanti. L’itinerario prosegue a destra della chiesa lungo una stradina che poi diventa sentiero. Si giunge infine in località S. Michele e si sbocca sulla strada principale, la si percorre per pochi metri e fra le case si prende a destra un viottolo che in pochi minuti porta a Caiar, vicino ad una fontana nota sin dal 1827 chiamata ”fontana rosa” per il colore dei suoi marmi.Pink Fountain
Continue to the right of the fountain, between the houses an arch leads to a small square where we can admire a fresco. Go down on the left and immediately take a stairway to the right which in a few minutes takes you to the beginning of via IV Novembre and then to our starting point.- 437 meters
- 195 meters
- 6,6 km
C5 – Pesina/Pazzon
To be seen
Oratory of Santa Cristina
Oratory of San Rocco di Pesina
Oratory of Sant’Eurosia
La strada ritorna sulla strada principale e subito dopo a sinistra, si imbocca il percorso sterrato che porta in località Ca’ Forcon. Il percorso ad un certo punto diventa acciottolato perché si entra nel nucleo di GaonGaon: Oratory of San Rocco and washhouse
Before entering the historic town with its ancient wash houses, turn left onto a steep road that leads through the area called Terre Rosse to reach Vilmezzano.Vilmezzano: Church of Beata Vergine del Carmelo
The church of the Beata Vergine del Carmelo was recognised to be from the late 1400s. Continue to the left of the church along the paved road until you reach the intersection with the capital. From here, keeping to the left and shortly after taking the road to the right, you reach the center of Braga with the church of the Immaculate Conception (6), from which you can enjoy a beautiful view of the Morainic Amphitheater and Lake Garda.Braga: panorama and Church of Immacolata
Continue climbing for a few hundred meters until you find a path in the woods on the right. From here the path begins to descend, passing through the towns of Omaner and Coalini, then it enters the woods again until it comes out on the provincial road. Keep left and after a few hundred meters, on the right, take another path that leads to the hamlets of Porcino.Panorama
Further on you will reach Platano with the tree that gives it its name. Continuing after a few hundred meters, take the path on the right, then when you reach the town, turn left. After passing the sports field area, turn left at the roundabout and that takes you back to the starting point.- 778 m
- 478 m
- 28 km
C6 – Trambasore / Morainic amphitheatre
To be seen
Church of the Santo Sepolcro and Lamentation over the dead Christ
Views from the cycle path and playground of Ceredello
Svoltando a sinistra su via Palazzo si passa davanti alla Casa dei Canonici dalla quale si è strappato un ciclo di affreschi, con una scena venatoria che costituisce una testimonianza molto importante, un unicum iconografico nel panorama pittorico veronese del tardo Medioevo anch’ esso esposto nel museo di Palazzo Carlotti. Si prosegue verso la chiesa di Santa Cristina, della quale la prima testimonianza ci riporta all’anno 1221, quando si parla di una chiesa a Ceredello dedicata a S. Cristina, presso la quale si teneva anche una fiera tradizionale.- 254 m
- 82 m
- 7,6 km
C7 – S. Marco Fort and Quarries
To be seen
Oratory of San Martino
Oratory of San Martino (Video)
Here is the homonymous Oratory, documented at least from the beginning of the 13th century as a chapel of the Parish 'Annunciation; on the outside, other frescoes from the early 1300s show images of San Cristoforo and San Martino with the beggar. Continuing you reach the provincial road, here you turn right and then the first left towards the nucleus of Porcino known for the production of tiles. At the intersection, keep right and then immediately left, until you reach the asphalted road,Panoramic Point
continue left until you reach Broieschi, the highest point of the route, Continuing through the woods, you descend towards Gamberon and Lubiara. In this area, for centuries the pulpolate has been dedicated to the extraction and processing of marble. Continue through the woods, descend towards Gamberon and Lubiara.Fountain and washhouse of Lubiara
Il percorso porta verso la località Ruina dalla quale si può ammirare la valle del fiume Adige. Seguendo la segnaletica si arriva sulla strada provinciale, a destra si arriva a Località Zuane e al semaforo si svolta a destra, da qui si imbocca il sentiero che porta fino a Ceredello dove si trova l’oratorio di Santa Cristina della quale la prima testimonianza ci riporta all’anno 1221, quando si parla di una chiesa a Ceredello dedicata a S. Cristina, presso la quale si teneva anche una fiera tradizionale. Più avanti in via Palazzo si passa davanti alla Casa dei Canonici dalla quale si è strappato un ciclo di affreschi con una scena venatoria che costituisce una testimonianza molto importante, un unicum iconografico nel panorama pittorico veronese del tardo Medioevo.- 591 m
- 406 m
- 20,8 km
C8 – Spiazzi/Villaggio/Croce
To be seen
Church of S. Giovanni Battista
Poi si scende sulla strada provinciale verso sud, si tiene la destra per imboccare la strada Graziani si scende ancora cinquanta metri e quindi sulla destra troviamo una stradina asfaltata, via Tre Vie, che ci indica il percorso per il Villaggio, seguendo le indicazioni raggiungiamo le caratteristiche casette di legno da cui il nome Villaggio.Casette di legno
Il sentiero leggermente in salita, ci regala panorami sul Monte Baldo e la pianura Caprinese, proseguendo arriviamo alla contrada Croce che è considerata il nucleo storico più antico di Spiazzi.Pianura Caprinese
Contrada Croce
Nel primo medioevo c’è chi ritiene la Croce fosse un Monastero. Stà di fatto che le relazioni dei visitatori del Baldo tra il 500 e il 600, quando giungono a toccare questi luoghi, parlano del Santuario mariano della Corona e citano soltanto l’abitato dei Crosatti famiglia storica della zona come ostello. Verso la fine dell’ottocento il centro del paese era la Croce chiamata anche la piccola Parigi, poiché dotata di osteria (al Lampione) un alloggio, affittacamere, una scuola elementare privata e anche una stazione delle guardie di Finanza la cui caserma era posta nella corte. Vi abitavano circa cento persone, alcune officine con una ventina di lavoratori di oggetti religiosi in osso, la materia prima erano gli stinchi di bue lavorati con l’aiuto della lima e del tornio, attività artigianale che rimase attiva fino ai primi decenni del novecento. La corte era originariamente chiusa con quattro porte di protezione, “Porta viveri”, Porta Lupi o Viandanti, Porta Latrine e Porta Morti dove si usciva per raggiungere il Cimitero di Ferrara.Porta Viveri
From the Croce contrada, going down from the main street you go back to the starting point.- 915 meters
- 86 meters
- 1,7 km
C9 – Spiazzi/Trincee of Monte Cimo
To be seen
Trenches of the First World War, ammunition depots and casemates carved out of the rock, views of the Sanctuary of the Madonna della Corona, Lake Garda and Valdadige A path that immediately shows the strategic values of Cimo Grande: views of Lake Garda, Mount Baldo and Valdadige are strategic point of view. Partendo dalla piazzetta Don Luigi Vezzola di Spiazzi, si prende la strada che costeggia a sinistra la chiesetta in direzione Maso, dopo circa duecento metri sulla sinistra inizia il sentiero delle trincee di Monte Cimo. Percorrendo il sentiero si arriva ad una grotta usata come deposito di munizioni e polveri da sparo:Storage cave for the ammunition
Proseguendo troviamo la prima piazzola dove sulla nostra sinistra nella valle notiamo incastonato nella roccia il Santuario Madonna della Corona:Madonna della Corona Sanctuary
Proseguendo sul sentiero si arriva ad una cava di marmo bianco, usato nei primi del novecento per costruire le abitazioni del luogo, da qui intravediamo la valle dell’Adige, i monti Lessini e sulla nostra sinistra la Valle dell'Orsa, via fluviale profondamente incisa, modellata dall’azione glaciale, sito geologico, forra, pozzi e marmitte glaciali.Valle dell'Orsa
Valle dell'Adige
In questa valle definita una dei siti più importanti in Europa, si pratica il torrentismo. Salendo da una piccola scalinata si entra esternamente nella trincea, di rilievo le pietre poste in maniera verticale per agevolarne la costruzione e la stabilità.Trench
Il percorso scende leggermente entrando in cavità e piccole grotte usate come riparo dai soldati, di rilievo una casamatta usata come posto di guardia dove sopra si notano delle grosse ammoniti.Casemate
Troviamo poi sul percorso, una piazzola esposta sulla valle dove si nota un osservatorio militare, dal terrazzamento in pietra si può scorgere in basso una falesia di roccia recentemente attrezzata da un noto alpinista locale. Arrivati al vigneto verso sud-est si intravede il Forte Cimo Grande, edificato tra il 1884 e il 1913 dagli italiani, disponeva di quattro cannoni da 149/35 in torre corazzata e un osservatorio a scomparsa, in realtà tutte queste opere non furono mai utilizzate durante il conflitto, ma rimasero comunque ben conservate fino all’inizio degli anni sessanta, per poi essere gradualmente abbandonate a se stesse e andando parzialmente in rovina. Riprendiamo il sentiero in direzione nord passando a lato dei vigneti, si svolta per tornare alla partenza.- 955 meters
- 73 meters
- 2,7 km
C10 – Spiazzi/Croce/Santuario della Corona
To be seen
The Sanctuary of the Madonna della Corona, the Village with its characteristic wooden houses, the Croce contrada, the original core of Spiazzi. A way to discover the origins of the devotion of the Madonna della Corona, views of Lake Garda, Monte Baldo and Valdadige. A beautiful view. Si parte dalla piazzetta Don Luigi Vezzola, attraversando il passaggio tra l’Albergo Corona e il ristorante di fianco, si raggiunge la Strada Graziani, scendendo a sinistra una decina di metri si trova a destra la stradina che passa in mezzo alle abitazioni e imbocca il sentiero che porta al Villaggio con le tipiche costruzioni di legno, giunti al bivio si tiene la destra dove il sentiero sale e porta alla contrada Croce, il nucleo storico più antico di Spiazzi.Wooden buildings
Croce contrada
Nel primo medioevo c’è chi ritiene la Croce fosse un Monastero. Sta di fatto che le relazioni dei visitatori del Baldo tra il ‘500 e il ‘600, quando giungono a toccare questi luoghi, parlano del Santuario mariano della Corona e citano soltanto l’abitato dei Crosatti famiglia storica della zona come ostello. Verso la fine dell’ottocento il centro del paese era la Croce chiamata anche la piccola Parigi, poiché dotata di osteria (al Lampione) un alloggio, affittacamere, una scuola elementare privata e anche una stazione delle guardie di Finanza la cui caserma era posta nella corte. Vi abitavano circa cento persone, alcune officine con una ventina di lavoratori di oggetti religiosi in osso, la materia prima erano i stinchi di bue lavorati con l’aiuto della lima e del tornio, attività artigianale che rimase attiva fino ai primi decenni del novecento. La corte era originariamente chiusa con quattro porte di protezione, “Porta viveri”, Porta Lupi o Viandanti, Porta Latrine e Porta Morti dove si usciva per raggiungere il Cimitero di Ferrara.Porta viveri
Uscendo dalla Porta si prosegue sul sentiero con una staccionata, questa è un Panoramic point dove si può ammirare da sinistra verso destra i Monti Lessini, il Corno D’aquilio, Fosse, Erbezzo; al centro la valle Lagarina il Monte Cimo e l’abitato di Spiazzi, la pianura padana, il lago di Garda e il Monte Baldo.Panoramic point
Al termine del sentiero teniamo la destra e attraversiamo il piazzale Giovanni Paolo II dove una strada o in alternativa gli scalini ci portano al Sanctuary of the Madonna della Corona:Sanctuary of the Madonna della Corona
Suspended between heaven and earth, from this marvellous 16th century sanctuary you can have an extraordinary view of the Valdadige. Return back on the same path, keep left and you arrive at the starting point in the small square of Spiazzi.- 924 meters
- 125 meters
- 3,5 km
C11 – Spiazzi/Coalini/Omaner
To be seen
The woods in the upper valley of the Tasso stream, the rural mountain resorts: Coliel, Coalini, Omaner and Coltri. A path between rural mountains courts, cherry trees and vineyards and the woods in the upper Tasso valley. View of Lake Garda and Monte Baldo. Si parte dalla piazzetta Don Luigi Vezzola quindi, attraversato il passaggio tra l’Osteria all’Italia e il ristorante a destra, scendendo una scalinata si raggiunge la strada Graziani e, tenendo la sinistra, dopo una decina di metri , si trova a destra una stradina che passa in mezzo alle abitazioni che porta alla località detta Villaggio. Seguiamo l’indicazione a destra per località Coliel, arrivati sulla strada asfaltata a sinistra dopo una decina di metri si imbocca la prima stradina che scende ripida sulla destra e, proseguendo, ci si trova ad attraversare il torrente, quindi si arriva in località Coalini:Coalini locality
Questo è un complesso di case dotate di lavatoio, da cui si gode una vista sulla vallata.Washhouse
Seguendo la strada si arriva ad un altro borgo chiamato Omaner caratterizzato per la coltivazione di ciliegie quindi, dopo l’abitato, teniamo la sinistra e scendiamo sulla strada che ci porta alla provinciale in prossimità del ponte Val della Scala, qui giriamo tutto a sinistra e proseguiamo nella valle del torrente con le sue cascatelle. Quindi si inizia una salita nel bosco che seguiamo fino al primo bivio dove si gira a destra e, proseguendo fino alla fine del sentiero si sbuca su un prato che, attraversato ci porta sulla stradina asfaltata.Meadow
Qui attraversiamo il sentiero tra i vigneti fino alla strada asfaltata, si prosegue a sinistra per arrivare sotto l’abitato detto Coltri:Vineyards
Coltri
Continuing we pass in front of the parish church dedicated to Sant'Antonio da Padova then, after the monument to the fallen of all wars, on the right we find the route already taken at the start.- 883 meters
- 308 meters
- 8,3 km
C12 – Spiazzi/Monte Croce/Stringari
To be seen
Mount Croce, the chestnut woods and the rural mountain resorts: Coliel, Stringari and Coltri. Un percorso tra corti rurali di montagna, vigneti e boschi. Escursione sul monte Croce. Vista sul Lago di Garda e sul Monte Baldo. Il percorso attraversa i territori di Spiazzi/Monte Croce/Stringari. Si parte dalla piazzetta Don Luigi Vezzola, imboccando la strada che sale in località Croce, il nucleo storico più antico di Spiazzi.Spiazzi
Nel primo medioevo c’è chi ritiene località Croce fosse un Monastero, verso la fine dell’ottocento il centro del paese di Spiazzi coincideva con questa località detta la piccola Parigi, poiché dotata di osteria (al Lampione) un alloggio, affittacamere, una scuola elementare privata e anche una stazione delle guardie di Finanza la cui caserma era posta nella corte. Vi abitavano circa cento persone, alcune officine con una ventina di lavoratori di oggetti religiosi in osso. La corte era originariamente chiusa con quattro porte di protezione, “Porta Viveri” — Porta Lupi o Viandanti — Porta Latrine e Porta Morti dove si usciva per raggiungere il Cimitero di Ferrara. Si esce dal nucleo seguendo le indicazioni per l’hotel Stella Alpina, giunti in prossimità del termine del sentiero, teniamo la sinistra, saliamo verso la pineta sbucando su di un prato dove raggiungiamo il crinale del Monte Croce, da cui godere del panorama sul paese di Spiazzi e il Monte Baldo.Monte Croce
Following the path on the ridge, continue north to the end of the meadow and, keeping to the left, return to the Croce district, then, on the right on the asphalted road, we find the path towards Villaggio. Following the sign Coliel once on the road we keep to the left and continuing to the next crossroads, we keep to the right until the crossroads that indicate Stringari. Stringari, scendiamo nel bosco seguendo la stradina e iniziamo la salita seguendo le indicazioni transitando al lato del vigneto fino a sbucare in prossimità della località Coltri e seguendo la strada asfaltata passeremo davanti alla Parish Church of Sant’Antonio da Padova per poi raggiungere il punto di partenza di Spiazzi.Coltri
Parish Church of Sant’Antonio da Padova
- 993 meters
- 295 meters
- 8 km
C13 – Baldo Crossing
To be seen
Cometti washhouse
Once in the town of Caiar, turn right and, passing the pink fountain, continue on the path that leads to the locality of San Michele. Climb up to the hamlet of Vilmezzano where the church of the Beata vergine del Carmelo is located, continue in the locality of Renzon and reach the locality of Braga where the church of the immaculate is located and where you can admire a spectacular panorama. Cross the town and continue for a few kilometers to Pradonego, then, after crossing the beech forest.
Padronego and the beech forest
You reach Malga Ime. After passing the hut, go up until you reach the plain of Malga Valfredda.Malga Ime
Malga Valfredda Crocetta
Keeping the main road you arrive at the Colonei di Caprino.Malga Colonei di Caprino
Continue on a pastoral road to the panoramic Malga Colonei di Pesina to reach Malga Zocchi through a beech forest.Malga Zocchi
Continue to Due Pozze then turn left on the road to Naole.Due Pozze
From the parking lot of two Pozze, go down for a few kilometers to the intersection with the provincial road along the road to Prada, turn left until you reach the town of Lumini.Lumini
Here you keep left towards Caprino V.se and, after a few kilometers, in the locality of Peagne, turn right into via Peagne di Sotto. The road becomes a path and upon reaching the asphalt, keep to the right towards the town of Rubiana.Rubiana
Once arrived at the church of St. Eurosia, keep left and left again to get to the provincial road. At the intersection, continue left, pass in front of Palazzo Carlotti and then, continuing, to the starting point.- 1377 m
- 1138 m
- 34,2 km
C14 – Caprino/Ceredello
To be seen
Beginning of the ridge of Monte Baldo, Monte Belpo, Monte Bandiera, Monte Lenzino, Monte Luppia, plain of Caprino Veronese. Quiet flat walk, suitable for handicapped people. It starts from the parking lot of the Caprino Veronese cemetery, from here you take the cycle path that runs along the south side of the cemetery enclosure The route runs alongside the 13th century Romanesque church of the Holy Sepulchre, which went through a series of vicissitudes but is now quite well preserved. Originally it housed the sculptural cycle of the "Lamentation over the Dead Christ", an important work now exhibited in the museum of Palazzo Carlotti in Caprino.View from the Ceredello cycle path
The cycle path leads to Ceredello: a small hamlet, once autonomous and today a fraction of the Municipality of Caprino Veronese. Its presence is attested at least from the mid-twelfth century, when at the end of the century the considerable properties that the Chapter of the cathedral of Verona had in place began to be documented. From the route you have a broad view of the plain of Caprino Veronese which delimits the ridge of Monte Baldo to the south, visible to the north. Mount Belpo.Ceredello playground
The route reaches the Ceredello playground and from here you go back to reach the starting point.- 252 m
- 25 m
- 3,5 km
C15 – Ceredello/Bran
To be seen
Ceredello playground
Take the cycle path that crosses the agricultural territory of the plain of Caprino, with cultivation of orchards, vines and pastures. On the right, during the course of the walk, a suggestive view of the mountain and the plain brings peace and a sense of peace, being immersed in nature. Immediately afterwards, to reinforce these sensations, there is a tree near a stream with lots of stones that seem to be a dam to the stream itself.View from the cycle path
After these two points you are near the industrial area of Bran, where you can rest by sitting on the wooden benches.Picnic area
A destra si scorgono i monti Bandiera, Lenzino e Luppia che si affacciano sul Lago di Garda. La piana offre un paesaggio agricolo dove prevale la coltivazione della vite, in particolare per la produzione del vino Bardolino. Al termine del sentiero si svolta a sinistra e si segue la strada principale che aggira Corte Bran. Edificata intorno al ‘400, rappresentata sugli arazzi visibili ai Musei Vaticani, Corte Bran costituiva anch’essa proprietà della Curia di Verona. Si tiene la sinistra e si imbocca la pista ciclabile che corre a fianco di un terreno boschivo, fino ad arrivare al Parco Giochi di Ceredello, e si ritorna al punto di partenza.Path view
- 248 m
- 18 m
- 3 km
F1 – Ferrara di M.B. / Mezzavilla / Campedello
A walk to discover the small districts, in the intimacy of mountain life, between tradition and nature. Landscapes between woods and mountain countryside.
To be seen
Neighborhoods of Mezzavilla, Castello, Campedello, Church of S. Caterina. Views of Monte Baldo and the surrounding valleys.
Departure from Piazza Generale A. Cantore in Ferrara di Monte Baldo and, going along the provincial road alongside the Baldo hotel or along the long 120-step staircase, you go up to the parish church of S. Caterina di Vilmezzano.
Parish Church of Santa Caterina di VM
Ancient mountain wash house
Wayside Shrine
A fountain-washhouse was built in the center of the neighborhood in the 1960s. Going down you come to the Graziani road, cross and skirt the "Val dei Coali" where, just before the town, you will find the source and the tank of the municipal aqueduct.Coali valley
Finally, crossing the historic center, you arrive at the starting square.- 1426 meters
- 241 meters
- 11,6 km
F2 – Novezzina/Gambon/Cerbiolo/Novezza
To be seen
A. Gelodi
Nelle immediate vicinanze c’è il “Refuge”a quota 1235 mt. slm e che fino agli anni ‘60 era adibito a vivaio forestale ed ora è una struttura ricettiva con annesso l’orto botanico di circa 20.000 mq. in cui sono visibili alcune centinaia di fiori ed erbe del Monte Baldo, visitabile anche da persone con disabilità.Refuge
Si prosegue sul sentiero verso le malghe Gambon, Prazzagano e Cerbiolo fino ad arrivare al Passo Cerbiolo in confine con il Trentino come delimitato dai cippi di confine del 1754.Border stones
Girando a sinistra si prosegue sul sentiero delle malghe passando nella zona del “Corondoler” e si arriva a Passo Campione dove in una vasca viene raccolta l’acqua di alcune sorgenti e pompata al serbatoio sul Cavallo di Novezza a quota 1450 mt. che si raggiunge salendo dal Passo Campione. Sul Cavallo di Novezza sono ancora visibili le trincee della 1^ guerra mondiale e scendendo per il pascolo si passa vicino allo Chalet Novezza, la chiesetta di S. Michele fino a giungere al lungo muro di sassi che delimita il confine fra le malghe Novezza e Novezzina.Church of S. Michele
Malghe Novezza
A little below you can see the departure of the cableway serving the Telegrafo Refuge on Monte Baldo, then passing in front of the “Cedron” Refuge you return to the starting point.- 1426 meters
- 241 meters
- 11,6 km
F3 – Ferrara di Monte Baldo / Spiazzi
To be seen
We start from Piazza General Cantore, on the left we find the road that runs alongside the washhouse after about three hundred meters, near a hairpin bend, we have to take the CAI 674 path that will lead us to Malga Orsa. After the Malga, the path forks at a certain point and here it will be necessary to keep to the right. The trail then, after crossing the Tibetan bridge, will run alongside the stream for a few hundred meters and, at a certain point, will connect to the Speranza trail coming from Brentino.
Tibetan bridge
Here you have to keep right, in the direction of the Sanctuary of the Madonna della Corona.
Sanctuary of the Madonna della Corona
Suspended between heaven and earth, from the sixteenth-century sanctuary you can enjoy an extraordinary panorama of the Valdadige. Returning to the path, keep left towards the Spiazzi square. Then, taking the road that goes up to Croce, keeping to the left, we take the road that goes up to Monte Croce. At the end of the road we keep to the right via a path which, surrounded by giant ferns, leads us to the meadow. Following the track on the right, you come across the path that runs alongside the wood until you reach a grassy area.
Stone cross
Historical center of Ferrara of Monte Baldo
After passing the historic center, crossing the road towards the parking lot and heading south, you return to Piazza General Cantore.
- 1614 meters
- 279 meters
- 7,4 km
F4 – Novezza/Trenches
To be seen
Kitchen
Trenches
Lassù si trovano i cippi di confine fra il Veneto e il Trentino fatti con i blocchi di marmo rosso con inciso il numero del cippo e l’anno 1754 e si notano ancora trincee, da cui si vede nella valle sottostante il “Pian della Cenere” e la “Madonna della neve”, si ritorna indietro seguendo il crinale e si rientra nella parte alta della pineta.Pian della Cenere
The route continues following the watershed up to ”Cima Paloni” observing the whole series of trenches, places for heavy weapons and walkways carved into the rock towards the valley. Going down from the top to the pasture you arrive until you find the forest road that reaches the Graziani road and turning right you return to the starting point.- 1614 meters
- 279 meters
- 7,4 km
R1 – Rivoli/Montalto/Gaium
Church of San Giovanni Battista
In 1539 it was an autonomous parish and the current parish church was built in 1766. We head south on the paved road which also serves as a cycle path and after a few hundred metres, having arrived at the beginning of via Vigo, we will keep left to take via Molonara which we will then abandon after a few meters to continue on the cycle path that will cross Corte Rizzoni, to then arrive at the crossroads with Via Strada della Rocca, here we will turn left and always on the cycle path we will reach the descent with hairpin bends that will take us to cross the Biffis canal.Biffis canal
Here we will leave the cycle path and turning left we will arrive near a cross also known as the rooster cross, actually one of the most interesting stone crosses, made by Antonio Tinelli, a famous stonecutter from Lubiara (1737-1827).Rooster cross
Leaving the cross behind us, we will continue north, along the Adige river, on Via della Croce to reach the small church of San Michele Arcangelo in Gaium after a few minutes.Small church of San Michele Arcangelo in Gaium
Fu edificata nel XII sec. su preesistenze di epoca longobarda, come lascia pensare anche il toponimo della località che deriverebbe dal termine longobardo “gahagium” che significa bosco. In verità la chiesetta testimonia più fasi architettoniche e, nel corso della seconda guerra mondiale, fu bombardata e parzialmente distrutta. Tra il 1950 e il 1951 l’edificio fu ristrutturato ad opera della Soprintendenza di Verona. Per il ritorno non faremo altro che ripercorrere la stessa strada al contrario e arrivati alla croce svoltare a destra per imboccare la pista ciclabile. Da qui il percorso risale tra le pareti rocciose, i boschetti e le colture fino ad arrivare in via Polveriera a Rivoli V.se, svoltati a destra si giungerà al punto di partenza.- 269 meters
- 175 meters
- 11,6 km
R2 – Rivoli/Wind Farm
To be seen
Wind farm, mountain orchids, Morainic Amphitheater, Valdadige and Chiusa. Route of the Monte Mesa Wind Park. Partiamo da piazza Busolli afianco della chiesa di San Giovanni Battista e ci dirigiamo in direzione sud, dopo qualche decina di metri ci troveremo in via Vigo, quindi imbocchiamo la seconda strada a sinistra, via Molonara la seguiamo per poi abbandonarla dopo pochi metri per seguire la pista ciclabile che ci porterà ad attraversare Corte Rizzoni, una delle diverse corti storiche di Rivoli.Church of San Giovanni Battista
Poi al bivio tenere la sinistra sempre sulla ciclabile per una cinquantina di metri, quindi si svolta a destra e si imbocca via Montindon che conduce direttamente sul percorso verso il Wind farm.Wind farm
“L’impianto composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno per complessivi 8 MW di potenza, è stato realizzato sul Monte Mesa che ha la grande particolarità di ospitare ancora prati aridi ricchi di orchidee selvatiche.Wild orchids
Particolare cura è stata posta alle orchidee: non solo sono state mappate le diverse specie, ma anche tutti i singoli esemplari che sarebbero potuti essere distrutti dal cantiere, con la precisione sufficiente per estrarre il bulbo dal terreno durante l’inverno e trapiantarli fuori dalla zona di cantiere prima dell’inizio di quest’ultimo. Tecnici specializzati hanno poi raccolto le sementi delle specie di orchidee protette, che sono poi state riprodotte a centinaia nel laboratorio del “Parco Barro”, che ne ha poi curato il successivo trapianto insito nei prati aridi precedentemente disboscati e puliti. Altra particolarità è stato il setaccio e il vaglio del terreno scavato in cantiere per realizzare piste e piazzole, sia la parte vegetale che inerte, che ha consentito dopo il montaggio degli aerogeneratori, di ricostruire non solo la morfologia del Monte Mesa ma anche la sua pedologia (Fonte Legambiente). Giunti sotto la prima pala si può ammirare un panorama unico nel suo genere: se guardiamo verso nord /ovest si può ammirare per intero l’Anfiteatro Morenico, la Valdadige fino ad arrivare con lo sguardo ad est e vedere la Rocca di Rivoli e la Chiusa.Panorama
We continue towards the other blades arrived under the last one descend until we cross the cycle path that will take us back to the center of Rivoli. Once we arrive at the junction with via Corte Rizzoni we keep to the left, cross the road and take via Brol up to the roundabout from here turn right into via Campo sports and in a few meters we arrive at the starting point.- 290 meters
- 123 meters
- 4,6 km
R3 – Rivoli/Ways of Water
To be seen
Piazza Busolli
Dopo pochi passi la strada diventa acciottolata e, fatta una piccola curva, si può vedere subito la prima fontana del percorso che si trova proprio sotto il palazzo comunale. Si prosegue sulla stradina in discesa per poche centinaia di metri giungendo ad un bivio si volgerà a destra su via Battello proprio attraversando il piccolo incrocio si intravede il secondo lavatoio. Si scende sulla strada è in pochi minuti ci si trova in aperta campagna e alla nostra sinistra si comincia a vedere il forte Wolghemuth, dal 2007 forte Rivoli perchè di proprietà comunale, l’abitato imponente che si vede proprio sotto e la caserma Massena ora in parte sede degli alpini.Fort Rivoli
Proseguendo lungo la strada si arriva in un luogo molto suggestivo dove il fiume Adige prima di entrare nella cosiddetta chiusa si contorce con un paio di curve tagliate nella roccia, ora ci troviamo proprio sotto la famosa Rocca di Rivoli uno dei primi insediamenti umani del territorio. Ritorniamo sulla strada percorsa all’andata fino al secondo lavatoio qui non svolteremo più a sinistra ma proseguiremo in salita leggera su via Battello poco dopo ci troviamo all’incrocio con via Traversa Castello seguiamo via Traversa Battello e ci troveremo davanti all’ingresso della strada che sale verso il forte Rivoli. Si precisa che durante il periodo invernale il forte rimane chiuso per poi riaprire nel periodo primaverile e proseguire fino all’autunno inoltrato ma, anche se fosse chiuso, la salita di circa un chilometro di sterrato merita la vista. Scendiamo e percorriamo ancora via Traversa Battello quindi, ci troveremo sulla strada principale dalla quale raggiungeremo il punto di partenza.- 170 meters
- 99 meters
- 4,5 km
R4 – Rivoli/Morainic Amphitheater
Church of San Giovanni Battista
Gate
Dopo qualche centinaio di metri si attraversa la strada provinciale e si imbocca località Terramatta, appena dopo l’attraversamento si nota sulla destra il capitello di San Isidoro agricolo patrono insieme a San Giovanni Battista ma molto venerato a Rivoli tanto che fino a pochi anni fa veniva portato in processione per le vie delle frazioni del paese.Capital of San Isidoro agricultural
Proseguiamo sulla ciclabile fino al bivio che porta ad Affi si gira a destra dove sul vecchio muro in sasso si trova l’antico capitello di San Isidoro.Capital of San Isidoro
is located on the old stone wall. Continuing on, you reach Loc. Colletto, cross the main road at the traffic lights and after a few hundred meters you reach Loc. Bezzo. Here, always keeping to the left, you will arrive at Montalto Vicentino, then you will have to turn left onto via Cristane and continue on the main road for a short distance. Near the second bend, go straight on along Via Casetta Cimi, close to the Morainic Amphitheater, cross the forest on the dirt road and, after passing the vineyards, reach Loc. Zovo. Then you begin the descent until you cross via Zuane, turn left and cross the hamlet of Zuane di sopra. After a riding school, turn left and follow the road until you reach Località Martinelli and then when you arrive at the main road, turn left, cross the roundabout and continue to Loc. Villa where we will turn right near a capital of the Madonna di Monte Corona and continuing on via Muretti, once we arrive on the paved road, turn left up to the roundabout, then take Via Campo Sportiva, after a few meters turn right and you are arrived at the starting point.- 273 meters
- 75 meters
- 11,5 km
R5 – Rivoli/Disabled
To be seen
Corte Rizzoni, Corte Bramante, Forte di Rivoli «Wolghemuth», Valdadige. Path suitable for disabled people to discover the historic courts. After parking, head south along Via Vigo; immediately turn left onto via Molonara. Here, after a few meters, on the right on the cycle path you head towards Corte Rizzoni, one of the many courtyards that make up the historic core of Rivoli. Continuing along via Corte Rizzoni and reaching the main road, cross it to take via Brol, then continue and about one hundred meters before the roundabout, leaving via Brol and turning right for a few meters, you can visit the 16th century Corte Bramante. You return to Via Brol, once you reach the roundabout you cross it and continue along Via Venerque, skirting the modern nursery school, you reach the other roundabout. Then, keeping to the right, it will take us to the town center and the church alarm. scuola per l’infanzianursery school, you reach the other roundabout. Then, keeping to the right, it will take us to the town center and the church alarm.School for children
Church
- 195 meters
- 12 meters
- 1,6 km
Il PONTE TIBETANO
Sicuro, divertente
avventuroso
upcoming events
live baldo garda valdadige
Scatti dell'avventura meravigliosa in notturna: una camminata indimenticabile sotto le stelle! La rassegna del Baldo ha regalato emozioni uniche anche di notte. ✨🌌 #prolococaprinovr #volontariato #AvventuraNotturna #EmozioniSottoLeStelle #RassegnaDelBaldo" ... See MoreSee Less
Bello ,ma siete soliti organizzare uscite in notturna sul baldo o è stato un caso?
Peccato non aver potuto partecipare, avevo preso un altro impegno
Di sicuro Bellissime!
Ultimo richiamo per tutti gli amanti dei balli popolari e dei giochi di carte! Venerdì 12 aprile segna l'ultimo appuntamento presso la sede della Proloco. Non preoccupatevi, ci trasferiremo all'aria aperta per continuare le nostre divertenti attività. Restate sintonizzati per gli annunci sui prossimi eventi! ... See MoreSee Less
"Unisciti a noi per un'emozionante camminata notturna lungo il sentiero della fatica! Un percorso intriso di storia ti attende, pronto a regalarti grandi emozioni. Non perdere l'occasione di vivere un'esperienza unica sotto le stelle. Ti aspettiamo!" 🌌🚶♂️🌟
Info paco 3201530069
#prolococaprinovr #volontariato
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Fare attenzione ai molti cinghiali presenti in quella zona.
Oggi siamo stati ai lumini per la camminata del martedì. Oltre alla breve passeggiata panoramica, abbiamo raccolto il tarassaco per la festa. Ecco la bella compagnia che fa merenda dopo la raccolta, in una cornice meravigliosa nella natura.
#volontariato #prolococaprinovr #festadeltarassaco
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Ciao scusa se ti chiedo Ma per cosa serve questo fiore ...
Super bravi 👏👏👏
Bravissimiiii
Un assaggio delle nostre camminate ieri è andata cosi....un territorio che da spettacolo !!!
#prolococaprinovr #volontariato
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Una gita meravigliosa! Vuoi la splendida giornata, vuoi la location, vuoi la bella compagnia, ma soprattutto grazie alla nostra guida, la magica Celestina! GRAZIE per questo bellissimo pomeriggio e.... alla prossima!
Che posti meravigliosi
Che meraviglia ...braviiiii
🌿🥾 **Alternativa alla camminata nella Rassegna del Baldo** 🥾🌿
Buongiorno a tutti! ☀️
Vi informiamo che le strade per Spiazzi sabato saranno intasate a causa di un rally. Per garantire comunque una piacevole esperienza all'aria aperta, abbiamo deciso di creare un'alternativa per la camminata prevista nella Rassegna del Baldo.
Sarà : "IL GIRO SUL MOSCAL".
**Quando:** Sabato 6 aprile, alle 14.30
**Dove:** Parcheggio accanto al ristorante Trattoria Moscal nel borgo di Affi
**Difficoltà:** Medio facile, con un dislivello di circa 350 metri
**Durata:** Circa tre ore
Si consiglia l'uso di scarponcini da trekking e, se possibile, bastoncini da trekking per un'esperienza più confortevole.
🌳🚶♂️🚶♀️
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🌿🥾 **Alternativa alla camminata nella Rassegna del Baldo** 🥾🌿
Vi informiamo che le strade per Spiazzi sabato saranno intasate a causa di un rally. Per garantire comunque una piacevole esperienza all'aria aperta, abbiamo deciso di creare un'alternativa per la camminata prevista nella Rassegna del Baldo.
Sarà : "IL GIRO SUL MOSCAL".
**Quando:** Sabato 6 aprile, alle 14.30
**Dove:** Parcheggio accanto al ristorante Trattoria Moscal nel borgo di Affi
**Difficoltà:** Medio facile, con un dislivello di circa 350 metri
**Durata:** Circa tre ore
Si consiglia l'uso di scarponcini da trekking e, se possibile, bastoncini da trekking per un'esperienza più confortevole.
🌳🚶♂️🚶♀️
#prolococaprinovr @follower
Amici di cammino
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In questi casi, generalmente significa che il proprietario ha condiviso il contenuto solo con un gruppo ristretto di persone, ha modificato chi può vederlo oppure lo ha eliminato.
Il messaggio di pace nel palloncino della piccola Nicole è partito da Alfonsine ed è stato trovato in Veneto
ALFONSINE
ALESSANDRO CASADEI 18 Aprile 2024
Il messaggio di pace nel palloncino della piccola Nicole è partito da Alfonsine ed è stato trovato in Veneto
Il messaggio di pace nel palloncino della piccola Nicole è partito da Alfonsine ed è stato trovato in Veneto
Non avrebbe mai immaginato che il suo messaggio di speranza, per dire basta alla guerra, agli insulti e al disprezzo, sarebbe arrivato così lontano.
E invece lei, Nicole, così piccola, ha fatto davvero qualcosa di grande.
Il palloncino che ha lasciato volare in cielo e al quale era attaccato il suo disegno arricchito da quelle belle parole, dalla piazza di Alfonsine ha volato lontanissimo, vincendo su nuvole, vento, sole e pioggia, per adagiarsi armoniosamente tra gli alberi delle colline di Ferrara di Monte Baldo, un piccolissimo comune in provincia di Verona abitato da tante persone quanti i chilometri percorsi, circa 250.
È quello che è successo a una bambina di 9 anni, della classe 3 C della scuola Rodari di Alfonsine, una delle tante che il 10 aprile – giornata in cui si celebra la liberazione della città – come ogni anno si sono ritrovate nella piazza per divulgare pace a fratellanza.
Ognuno a suo modo, i bambini e le bambine delle scuole materne e primarie hanno lasciato andare centinaia di palloncini colorati, disegnando e scrivendo i loro pensieri.
«Ho scritto quel messaggio e fatto quei disegni perché vorrei un mondo senza litigi e guerre, pieno di sorrisi e felicità - spiega la piccola Nicole Amianto tra le braccia dei genitori, Marika e Giovanni -. Quando mi hanno detto che il palloncino era stato trovato così lontano mi sono emozionata e sono rimasta stupita. Non lo avrei mai immaginato». A recuperare quel grande biglietto, praticamente la sera stessa, è stato un signore del posto durante un’escursione, nelle adiacenze del Passo del Cerbiolo.
Dopo averlo letto e portato a casa, ha così deciso di contattare la scuola della bambina, rintracciare i genitori e rendere pubblico il suo ritrovamento
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La bellezza vi aspetta #aduepassidacasa sul #montebaldo ... See MoreSee Less
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Ewwiwwa la MOTAGNA, EWWIWWA FERRARA
Bellezza unica !!!!
I veneti fanno quasi sempre bella figura. Il longobardo
trovai fra le rocce del baldo,chè ricco di aromi assai rari,un fior si gentile e......