C9-Spiazzi/Trincee del Monte Cimo
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Un percorso che fin da subito mostra la valenza strategica del Cimo Grande: vista sul Lago di Garda, sul Monte Baldo e sulla Valdadige. Un punto di vista strategico. Il percorso attraversa i territori di Spiazzi/Trincee del Monte Cimo.
Partendo dalla piazzetta Don Luigi Vezzola di Spiazzi, si prende la strada che costeggia a sinistra la chiesetta in direzione Maso, dopo circa duecento metri sulla sinistra inizia il sentiero delle trincee di Monte Cimo. Percorrendo il sentiero si arriva ad una grotta usata come deposito di munizioni e polveri da sparo:
Deposito di munizioni
Proseguendo troviamo la prima piazzola dove sulla nostra sinistra nella valle notiamo incastonato nella roccia il Santuario Madonna della Corona:
Madonna della Corona
Proseguendo sul sentiero si arriva ad una cava di marmo bianco, usato nei primi del novecento per costruire le abitazioni del luogo, da qui intravediamo la valle dell’Adige, i monti Lessini e sulla nostra sinistra la Valle dell’Orsa, via fluviale profondamente incisa, modellata dall’azione glaciale, sito geologico, forra, pozzi e marmitte glaciali.
Valle dell’Orsa Valle dell’Adige
In questa valle definita una dei siti più importanti in Europa, si pratica il torrentismo. Salendo da una piccola scalinata si entra esternamente nella trincea, di rilievo le pietre poste in maniera verticale per agevolarne la costruzione e la stabilità.
Trincea
Il percorso scende leggermente entrando in cavità e piccole grotte usate come riparo dai soldati, di rilievo una casamatta usata come posto di guardia dove sopra si notano delle grosse ammoniti.
Casamatta
Troviamo poi sul percorso, una piazzola esposta sulla valle dove si nota un osservatorio militare, dal terrazzamento in pietra si può scorgere in basso una falesia di roccia recentemente attrezzata da un noto alpinista locale. Arrivati al vigneto verso sud-est si intravede il Forte Cimo Grande, edificato tra il 1884 e il 1913 dagli italiani, disponeva di quattro cannoni da 149/35 in torre corazzata e un osservatorio a scomparsa, in realtà tutte queste opere non furono mai utilizzate durante il conflitto, ma rimasero comunque ben conservate fino all’inizio degli anni sessanta, per poi essere gradualmente abbandonate a se stesse e andando parzialmente in rovina. Riprendiamo il sentiero in direzione nord passando a lato dei vigneti, si svolta per tornare alla partenza.